venerdì 22 gennaio 2010

EWS BDSM ITALIA: vogliamo darci qualche limite?

Lettera e invito amichevole agli aderenti ai tanti gruppi BDSM a qualche considerazione non sulle loro pratiche, che non ci competono nè interessano, ma sull'opportunità di mostrare nei loro club immagini che non solo feriscono le donne in generale, ma soprattutto banalizzano delle questioni a tutt'oggi ancora dolorosamente aperte. Giocare va bene, l'estetica sceglietevela come più vi piace, ma in questo modo andate a toccare delle ferite aperte in molte donne e uomini che vivono delle realtà di violenza, umiliazioni e soprusi senza trarne alcun motivo di divertimento. I vostri giochi sono affare vostro, ci mancherebbe, ma è un dato di fatto che sarete misurati anche da queste scelte e se non vi sentite a disagio di fronte a questo genere di immagini - d'accordo è uno scherzo, allora magari un giorno scherzeremo sulle le foto di Dachau e Auschwitz tanto è un gioco -è segno che i pregiudizi di cui molti di voi si lamentano non sono tali, ma sono giudizi basati su fatti evidenti. Credo che possiate soddisfare i vostri interessi anche senza per questo ridurvi a questi livelli francamente piuttosto sotto gli standard minimi di decenza.