giovedì 26 marzo 2009

"Vida" que no ser puede otra que "mi vida"

Dopo una piacevole conversazione nella terrazza della Mala Suerte. dove ricordi e letture ci hanno lasciato la voglia di meditare, sono arrivata a un pensatore spagnolo, Julian Marías che scriveva; (tradotto da me ossia nessuna cagaranzia) "Il significato della propria vita é essenziale per diventare adulti. Senza la comprensione del significato si puó rimanere fermi e perdere la volontà di vivere in prima persona."

Cosi, pensare al senso primario dell'espressione "vita" que non può essere altro che "la mia vita" diventa la ricerca del conoscimento della realtà, atraverso l'analisi della "mia vita" e si ottiene la struttura empirica della vita umana in generale.

1 commento:

Aruna ha detto...

Considerazioni profonde che mi fanno riflettere.

Quale definizione migliore della "vita" in quanto “tensione” a cogliere i significati del proprio vivere”, alla ricerca dell’altra parte di noi; quella che non si palesa; quella che contiene il “dono” non rivelato, ma che vogliamo scoprire cosa sia; insomma la sperimentazione di noi qui e ora, giorno dopo giorno, per cogliere il messaggio, il motivo del nostro vivere.

Credo anch’io si cresca cercando il senso della propria vita. Anche se diverso per ognuno di noi, esso aiuta a rilevare i significati più ampi e universali della vita in sé, che riguardi il genere umano e no.

Se così non fosse, se restassimo inermi come sassi, subendo il tempo e la sua polvere, penso rinunceremmo al soffio vitale che ci sospinge alla mèta – la nostra! - e ci avvicina gli uni agli altri, decidendo di morire nell’inerzia assoluta.